Sarà illustrata lunedì 16 dicembre alle 17:30  presso il Liceo “De Ruggeri” di Massafra la ricerca sulla condizione degli anziani nell’Ambito Territoriale 2 (Massafra, Mottola, Palagiano e Statte) che ha come obiettivi: capire quali prospettive si aprono con la telemedicina e con l’innovativa terapia del verde per contrastare la depressione senile e conoscere la realtà sociale, la permeabilità culturale alle innovazioni.

La ricerca è promossa dal Presidente di UPGI – Università Popolare delle Gravine Joniche, il Prof. Michele Marco Quaranta, e realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi “A. Moro” di Bari.

Le motivazioni che hanno spinto alla realizzazione di questa ricerca risiedono nel fatto che molte sono le domande che non riescono ad avere una risposta:

  • Quanti anziani vivono una condizione di indigenza nell’Ambito territoriale di Massafra, Mottola, Palagiano e Statte?
  • Quanti sono i malati di demenza senile?
  • Quanti vivono in solitudine e si lasciano andare a forme depressive?
  • Quanti non possono provvedere agli approvvigionamenti alimentari perché scarsamente deambulanti?
  • Quanti anziani hanno cognizione dei servizi messi a disposizione delle Amministrazioni comunale e dallo stesso Distretto?
  • Quanti anziani hanno elevata invalidità psichica e/o motoria?
  • E poi, i nostri anziani sono pronti alla rivoluzione tecnologica che ci sta travolgendo? Vorrebbero un robot in casa? Sapranno gestire la telemedicina? Sono pronti al cohousing e cioè al coabitare con ristretto gruppo di anziani, risparmiando così le spese di luce, gas, condominio?

Tutti abbiamo buone stime della condizione sociale degli anziani ma si tratta di approssimazioni. Non è indicativo e sufficiente il numero degli anziani che si rivolgono al Comune per un sussidio economico. Molti poveri tengono molto più alla loro immagine e alla loro dignità e per nulla al mondo chiederebbero un sussidio. Al Distretto si rivolgono gli affetti da Alzheimer ma l’elevata mobilità sociale – come per i dializzati – rende scarsamente aderente la risposta ai concreti bisogni e svela l’inadeguatezza dei servizi sociosanitari. Molti anziani vivono una condizione di ansia determinata dalla paura di truffe o di aggressioni. Non fanno testo le richieste di posto auto nei pressi dell’abitazione. Per una efficace programmazione dei servizi capaci di dare risposte ai reali bisogni degli anziani è fondamentale conoscere la realtà sociale.

Con la direzione scientifica dell’Università di Bari, sarà studiato un campione rappresentativo dell’universo della popolazione anziana. Una equipe di docenti universitari guidata dal Prof. Carmine Clemente, autore di analoghe ricerche, insieme a una equipe di questa Università UPGI daranno vita a una sperimentazione in direzione della fattibilità progettuale e realizzativa di nuovi servizi per gli anziani nella prospettiva dell’invecchiamento attivo. Con l’Università di Bari sarà redatto un questionario aperto con obbiettivi informativi e conoscitivi. La delicata fase della somministrazione dei questionari avverrà grazie anche alla collaborazione dei medici di famiglia, dei sindacati per i pensionati. L’analisi dei dati sarà realizzata da ricercatori universitari e ricercatori di questa Università popolare delle Gravine Joniche. Lavoreremo alla possibilità di pubblicare i risultati della ricerca dallo spessore sperimentale e dal rigore scientifico.

Direttore scientifico della Ricerca sarà il sociologo della Salute, prof. Carmine Clemente dell’Università di Bari e la sua equipe.