In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i 17 abiti della mostra “Com’eri vestita?”, nata per destrutturare i pregiudizi che colpevolizzano le donne vittime di stupro e abusi, arriva nel luogo simbolo della Giustizia: il Tribunale di Taranto.

Nell’area circostante l’Aula Alessandrini e l’Aula Famiglia, al primo piano del Tribunale tarantino, da lunedì 27 novembre a venerdì 1° dicembre i 17 abiti potranno raccontare del durissimo percorso di vittimizzazione primaria e secondaria che le donne subiscono. Una scelta fortemente voluta, per il suo potente valore simbolico: l’allestimento in questo spazio esprime, infatti, la denuncia delle donne che anche nelle aule dei tribunali sono tenute a rispondere alla domanda di giudici, avvocati ed ausiliari processuali: Com’eri Vestita?, creando un profondo senso di colpa nella vittima e spostando l’asse di indagine dall’imputato alla parte offesa.

Tra i fili dove si poggiano i 17 abiti dello stupro, a conclusione della mostra, si dipanerà, venerdì 1° dicembre alle ore 11.30,  un momento di riflessione e confronto coordinato dalla Dott.ssa Rita Alessandra Romano, Giudice sezione Gip/gup, Presidente sottosezione ANM di Taranto dal titolo “Noi ti crediamo”, monito che ricorda che è possibile costruire percorsi virtuosi anche nelle aule dei Tribunali, purchè gli attori del processo abbiano formazione specifica in materia di violenza di genere e sappiano interpretare adeguatamente, attraverso i criteri valutativi individuati dal Legislatore sovranazionale e nazionale, il racconto delle donne violate.

All’incontro interverranno:

  • la Senatrice della Repubblica, Valeria Valente, già componente della Commissione Femminicidio,
  • la Dott.ssa Pina Montanaro, Procuratrice del Tribunale per i Minorenni di Taranto,
  • l’Avvocata Filomena Zaccaria, Responsabile ufficio legale della Rete dei Centri Antiviolenza di Sud Est Donne,
  • la Dott.ssa Grazia Lillo, Responsabile provinciale del Dipartimento Tutela delle vittime,
  • il Dott. Remo Pezzuto, Referente Coordinamento Libera Taranto.

Il confronto sarà una preziosa occasione per auspicare percorsi virtuosi e tutele reali per le donne violate e stuprate, in qualsiasi contesto esso accada, dalle mura domestiche a quelli di guerra.

L’evento è organizzato dall’Aps Sud Est Donne che, dal 2006, opera per prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati – Sottosezione di Taranto, l’Ordine degli Avvocati di Taranto, Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie APS e il Centro Antiviolenza Sostegno Donna. L’evento del 1° dicembre, inoltre, è in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Taranto.

Si ricorda che la Mostra “Com’eri vestita?” nasce nel 2013 da un’idea di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale dell’Università del Kansas, ed è stato diffusa in Italia dall’Associazione Libere Sinergie, che lo ha riadattato al contesto socio-culturale italiano. Al Sud, e precisamente in Puglia, la mostra è arrivata attraverso il lavoro di Rosangela Paparella e dell’APS Sud Est Donne: ad oggi gli abiti esposti – che riproducono fedelmente quelli indossati al momento dello stupro – sono il frutto del lavoro di donne “liberate” dalla spirale della violenza, coinvolte nell’azione “Women Friendly” del Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, che mira a costruire percorsi personalizzati, flessibili ed integrati di inclusione.