Federconsumatori Taranto interviene a difesa dei cittadini di un condominio di via Cesare Battisti 329/E a Taranto, che nei giorni scorsi si è visto privare improvvisamente della fornitura di corrente elettrica dall’Enel Servizio Elettrico Nazionale perché risulterebbero delle fatture non pagate per il totale abnorme, spropositato ed impensabile, di € 17.058,34, per consumi/conguagli non meglio precisati e risalenti addirittura al 2007.
Questo, oltre a problemi di sicurezza con il portone al buio nelle ore serali, ha soprattutto messo fuori uso l’ascensore, impendendo ad anziani e cittadini con problemi di salute di uscire di casa, peraltro proprio al nono piano dello stabile abita una persona paraplegica.
Una situazione assurda di cui Federconsumatori Taranto, oltre ad aver già agito con i suoi legali nei confronti di Enel Servizio Elettrico Nazionale, ha anche informato il Signor Prefetto in quanto lede i diritti essenziali di numerosi cittadini che, peraltro, non hanno alcuna colpa in quanto il Condominio ha sempre regolarmente pagato le fatture.
Federconsumatori in primis ribadisce che, avendo il Condominio sempre regolarmente versato tutti gli importi corrispondenti alle fatture ricevute, non si comprende come Enel Servizio Elettrico Nazionale possa ora pretendere una somma così abnorme, peraltro il Condominio non ha mai ricevuto una fattura per un importo del genere e, allo stato, non è assolutamente in grado di sapere come sia stata determinata una simile somma.
Inoltre, si tratterebbe comunque di importi che, laddove sussistessero, sarebbero abbondantemente prescritti ex lege, facendo riferimento ad un periodo decorrente dal 2007!
«I legali di Federconsumatori Taranto – ha detto la presidente Maria Antonietta Brigida – hanno già inoltrato ad Enel Servizio Elettrico Nazionale formale diffida a ripristinare immediatamente la fornitura di energia elettrica al Condominio, oltre ad aver informato della vexata quaestio il Signor Prefetto. Abbiamo chiesto all’Azienda, inoltre, di inviarci la/le fattura/e che non sarebbero state pagate, con analitica indicazione e descrizione dei singoli importi e dei periodi in cui sarebbero maturati. Non è possibile che tanti cittadini, di cui alcuni in condizioni di estrema fragilità, possano venire privati dei più elementari diritti in questo modo!»