In occasione del Ramadan, che l’Associazione Salam ong, il Centro Interculturale Nelson Mandela, la Cooperativa Al Fallah, lo Sprar di Martina Franca hanno organizzato un programma di iniziative interculturali ed interreligiose che si terranno ogni venerdì della settimana a partire dal 10 giugno a Statte.
In vico III Sebastio n. 5 (raggiungibile con l’autobus n. 4), è stata allestita una tenda: la Tenda di Abramo, chiamata così perché in lui le tre grandi religioni monoteistiche – l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam – si riconoscono, e trovano nella fede incondizionata a Dio una comune radice.
Sarà in questo luogo d’accoglienza che i fedeli delle religioni monoteiste potranno incontrarsi, unirsi in preghiera e condividere un momento conviviale al tramonto, quando i musulmani potranno interrompere il digiuno. Gli incontri, aperti a tutti, si terranno a partire dalle 18:00 presso la Tenda di Abramo. Oltre ai momenti di dialogo interreligioso, è previsto anche un secondo momento di condivisione del cibo, offerto ogni venerdì dal Banco Alimentare.
Il primo venerdì, 10 giugno, si terrà l’incontro con gli scout Agesci di Martina Franca. I presenti potranno poi condividere insieme il cibo palestinese.
Il secondo venerdì, 17 giugno, sarà dedicato invece al dialogo con gli ebrei, e a seguire cena afghana e pakistana; mentre il terzo venerdì, 24 giugno, i fedeli musulmani incontreranno gli evangelisti, e potranno degustare piatti tipici della cucina africana; l’ultimo venerdì, il 01 luglio, si terrà invece l’incontro con tutti i fedeli delle religioni di Abramo: cristiani, musulmani ed ebrei potranno dialogare, e condividere i cibi della cucina irachena.
Agli incontri, organizzati in collaborazione con l’Associazione PaoloZayd – costruttori di Pace, saranno presenti anche tanti giovani musulmani, soprattutto quelli ospitati nei differenti centri di accoglienza: richiedenti asilo e rifugiati che, lontani dai loro affetti, non possono vivere questo mese insieme ai loro cari come invece accade per tradizione.
L’auspicio è che tanti fedeli di diverso credo, possano incontrarsi a pregare e simbolicamente a “mettere radici”: quelle radici comuni che uniscono tutte e tre le regioni monoteiste, in un momento importante come quello del Ramadan, nel segno della fratellanza e della Pace.