C’è tempo fino al prossimo 16 marzo per comunicare all’Agenzia delle entrate le erogazioni liberali tracciabili in denaro, deducibili o detraibili ricevute nel 2022 ed eseguite da persone fisiche di cui si conosce il codice fiscale.

L’obbligo prevede che siano indicate anche eventuali erogazioni liberali restituite nell’anno precedente con l’indicazione del soggetto a favore del quale è stata effettuata la restituzione e dell’anno nel quale è stata ricevuta l’erogazione rimborsata.

Dal 2023 gli enti obbligati a tale adempimento sono i seguenti, a condizione che nel 2022 abbiano fatto registrare nell’ultimo bilancio entrate superiori a 220.000 euro:

  • le Onlus (comprese le Onlus “di diritto”, quindi le organizzazioni di volontariato, le Ong e le cooperative sociali);
  • le associazioni di promozione sociale;
  • le fondazioni associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico di cui al decreto legislativo n. 42/2004;
  • le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Per tutti gli altri enti la comunicazione rimane facoltativa

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