Sabato 27 giugno il Laboratorio Urbano ExMacello (partner del Progetto IsolArcobaleno), in Via Macello, 1 a Sava, ospita, a partire dalle ore 21.30, la cerimonia di premiazione del Taranto International Short Movie DiverCity Festival, promosso dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, con il supporto della Rete IsolArcobaleno, per raccontare e diffondere la cultura delle differenze.
I corti in concorso sono stati proiettati e commentati da aprile a giugno nel corso dei matinèe organizzati presso il Cantiere Maggese, CasArcobaleno e la Biblioteca Comunale “Acclavio” di Taranto. La classifica verrà resa nota nel corso della serata, moderata da Valeria Pesare, presidente dell’Associazione ARCI Calpyso, gestore del Laboratorio Urbano.
Tra le produzioni premiate, Il Tuffo del savese Toni Pichierri, Big Fish del tarantino Andrea Annunziato, Taranto dopo l’Ilva del napoletano Davide Ippolito, Anomia del romano Federico Paolini.
Luigi Pignatelli, presidente dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, darà lettura delle motivazioni ed illustrerà il programma della Pride Week, una lunga serie di iniziative di sensibilizzazione, informazione, formazione nelle città:
- Lecce (il 28 giugno)
- Brindisi (30 giugno)
- Taranto (1° luglio)
- Bari (2 luglio)
- Barletta (3 luglio).
A seguire, a partire dalle ore 22.30 il duo salentino Nu-Shu, composto da Carmine Tundo “Romeus” (voce e batteria) e Giuseppe Pascone (basso), eseguirà le dieci tracce del primo album, che porta il loro nome, edito da La Rivolta Records e distribuito da Self: un viaggio introspettivo che attraversa l’anima di chi lo ascolta, fino ad arrivare alla redenzione nel suo epilogo.
La partecipazione è libera e gratuita.
Cosa significa Nu-Shu? Il nü shu (letteralmente “scrittura delle donne”) è stata la scrittura utilizzata segretamente nella Provincia dello Hunan dalle donne del popolo Yao dopo la conquista cinese, avvenuta nel XVII secolo. Esse, non abituate ad una società maschilista come quella (la società Yao era matriarcale), dove solo gli uomini potevano partecipare alla vita politica, mentre le donne dovevano condurre una vita casalinga, svilupparono questo linguaggio, sconosciuto agli uomini, che veniva cantato durante le “riunioni” delle donne in cucina. Gli uomini cominciarono ad interessarsi a quello strano linguaggio solo negli anni ‘50 del XX secolo, ma, nonostante il governo cinese avesse chiamato i migliori esperti in materia, non si riuscì a decifrare il nü shu.