Dopo la lunga pausa per le festività pasquali, torna la 79ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” APS organizzata sotto l’egida del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto e con il contributo di Poste Italiane.
Il prossimo venerdì 21 aprile, al Teatro Fusco di Taranto, con inizio alle ore 21:00, torna Stefano Di Battista, nome d’eccellenza del jazz italiano, con il progetto “Morricone Stories”, un sentito omaggio al maestro Ennio Morricone, con cui Di Battista aveva lavorato e pure instaurato un sincero rapporto di amicizia. “Morricone Stories” è anche il titolo dell’album uscito ad aprile 2021, autentico tributo del celebre sassofonista al grande compositore e Premio Oscar.
Classe ’69, nato a Roma in una famiglia di musicisti, dopo gli studi al Conservatorio Stefano Di Battista incontra personaggi decisivi per la sua carriera, parallela tra l’Italia e la Francia, scandita da importanti collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jimmy Cobb, Richard Bona, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Baptiste Trotignon, Aldo Romano e molti altri. Noto è anche il suo duo con la moglie, la cantante Nicky Nicolai, con la quale partecipò a Sanremo nel 2005.
In questo ultimo progetto Stefano Di Battista, con Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria, trasforma le melodie e i temi di Morricone in perfetti standard jazz ricorrendo ad un approccio essenziale che ne propone un’interpretazione velata di jazz moderno, semplice e basilare, senza stravolgere la struttura e i motivi originali. Di Battista, infatti, trova le intime consonanze tra una selezione della copiosa produzione di Morricone e il linguaggio della musica improvvisata afro-americana, riuscendo a operare una perfetta armonia tra il jazz e la scelta tra le oltre 500 colonne sonore composte dal maestro: da film come “C’era una volta in America”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “The Mission”, fino al brano “Flora” che Morricone scrisse proprio per Di Battista.
Apprezzabile l’approccio rispettoso con cui Di Battista si avvicina alle composizioni del maestro, che personalizza senza stravolgimenti, rimanendo nella struttura del brano stesso che resta sempre riconoscibile. Operazione resa possibile sia dalla bravura di Stefano Di Battista e dei suoi musicisti, che dal forte potenziale comunicativo insito nella musica di Ennio Morricone. Stefano Di Battista, infatti, gioca con i temi del grande compositore come fossero sostanza di quella imperscrutabile dimensione della musica capace di far vibrare l’anima. Nella musica di Ennio Morricone c’è una impalpabile magia derivante dalla sua semplicità strutturale che, nell’interpretazione di Di Battista, acquisisce un grado più elevato di universalità. Il celebre sassofonista esalta le composizioni di Morricone, riservandosi la libertà di elaborare preziose ricercatezze ed eleganti riletture.
La ritmica fa il resto nel coniugare le sonorità dei sax soprano e contralto di Di Battista con l’indubbia qualità dei musicisti schierati per l’occasione. E anche se siamo stati abituati ad ascoltarli per orchestra, sarà pari il piacere derivante dall’ascolto degli stessi brani eseguiti da un quartetto capace di insinuarsi virtuosisticamente nei temi di Morricone, evocando nella nostra mente le immagini associate ai brani celebri appartenenti alle colonne sonore di film molto noti e temi composti per pellicole meno conosciute.
Il tutto filtrato dalla sensibilità, dallo stile di Di Battista e dall’interplay del gruppo nell’esecuzione di brani, pensati per contesti più ampi, ora esplorati attraverso le diverse anime del linguaggio jazzistico per essere godibilmente riportati alla dimensione del quartetto.
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