Prenderà ufficialmente il via oggi, venerdì 20 settembre, Mediterraneo Open Water 2024, la gara di nuoto in acque libere con l’inaugurazione alle ore 18:00 del Villaggio atleti nella Piazza d’armi del Castello Aragonese, una location di grande prestigio e di grande valore storico.

in programma a Taranto domani, sabato 21 e domenica 22 settembre che vedrà la partecipazione di campioni nazionali e internazionali del nuoto di fondo. La manifestazione è organizzata da Mediterraneo Sport Taranto e rientra nei grandi eventi sportivi della Regione Puglia.

Sono previsti gli interventi di:

  • Aammiraglio di squadra, Vincenzo Montanaro, comandante del Comando Marittimo Sud MM;
  • Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci;
  • Consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio.

Sarà nutrita anche la presenza dei fuoriclasse del nuoto. Interverranno, infatti, Fabrizio Antonelli, allenatore della nazionale italiana; Barbara Pozzobon; la brasiliana Ana Marcela Cunha e l’ungherese Anna Olazs.

Le competizioni inizieranno sabato 21 mattina con la gara sulla distanza del miglio marino (1850 metri). Domenica 22 settembre si passa ai 3 km, gara inserita nel circuito nazionale Grand Prix Italia Nuoto di Fondo della Fin (Federazione italiana nuoto). Alle 10.15 è prevista la partenza degli agonisti; alle 10.30 degli atleti master.

Organizzata da Mediterraneo Sport Taranto, la manifestazione ospiterà anche la nuova tappa della campagna regionale di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne Allénati contro la violenza, iniziativa promossa dagli assessorati regionali al Welfare e allo Sport per tutti.

Presenti alla due giorni le operatrici del centro antiviolenza, Associazione Alzaia Onlus ETS, che avranno il compito di informare sui servizi erogati gratuitamente dai CAV, grazie ai contributi regionali, e porre l’attenzione su un fenomeno spesso sommerso, ma piuttosto diffuso e dalle sfaccettature variegate e insidiose.
Il Cav offrirà ai numerosi spettatori i gadget realizzati ad hoc per la campagna regionale, piccoli oggetti dalla capacità evocativa, un invito ad “allenarsi” a riconoscere i segnali della violenza e a non rimanere indifferenti.

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