CittadinanzAttiva/Tribunale per i Diritti del Malato di Martina Franca sostiene la futura realizzazione  di strutture di Reti di Cure Palliative e dei servizi CORO (Centri di Orientamento Oncologico) anche nella nostra regione. Nella provincia di Taranto potrebbe nascere, infatti, a breve una struttura indispensabile per affrontare la complessità che una patologia cronica comporta.
A questo proposito l’associazione di Volontariato Amici del San Bartolomeo, con il patrocinio della F.A.V.O, ha organizzato un evento formativo accreditato presso la sezione E.C.M. del Ministero della Salute rivolto a 150 operatori del SSN nelle professioni Medici di Medicina Generale e Palliativisti, esteso a tutti gli operatori sociosanitari: Infermieri, Psicologi, Assistenti Sanitari, Farmacisti, Fisioterapisti.
L’incidenza delle malattie croniche complesse conduce all’esigenza di garantire i bisogni diffusi di assistenza per i pazienti con condizioni di cronicità complesse e avanzate con conseguenti criticità cliniche che conducono all’utilizzo crescente dei ricoveri in ospedale. La legge 38/2010 ha in qualche modo rivoluzionato il processo culturale dell’assistenza dei malati fragili, affetti sia da neoplasie che da malattie croniche sancendo il diritto all’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
Infatti, i sistemi sanitari regionali hanno dovuto adeguarsi al nuovo assetto organizzativo delle strutture delle Reti di Cure Palliative, che hanno trovato una definizione puntuale nell’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio 2012.
I punti nodali per l’organizzazione e lo sviluppo delle strutture delle Reti di cure palliative passano attraverso un sistema di requisiti minimi per l’accreditamento che prevede un essenziale coordinamento tra le diverse strutture di tali Reti assicurando le seguenti attività nei diversi setting assistenziali:

  • l’assistenza ospedaliera caratterizzata dalla consulenza per le cure palliative nei reparti di degenza, prestazioni di ricovero in regime diurno e attività ambulatoriale;
  • l’assistenza residenziale in Hospice;
  • l’assistenza domiciliare erogata dalle Unità di Cure palliative domiciliari (UCP) che garantiscono le cure di base e specialistiche in ambito domiciliare.

In questa ottica, il Tribunale per i Diritti del Malato vuole inoltre evidenziare quanto sia fondamentale la figura del Medico di Medicina Generale, per la funzione di collaborazione nell’identificazione dei pazienti che hanno bisogno di accesso alle cure palliative e la collaborazione nella presa in carico con gli altri medici specialisti delle strutture componenti le Reti locali.
La normativa vigente prevede, inoltre, una forte integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale dei rapporti tra le equipe operanti nelle diverse strutture ospedaliere e territoriali delle Reti, nonché l’attivazione di specifici percorsi formativi. In definitiva, il corso di formazione contribuisce al raggiungimento di tali obiettivi.