Con un concerto dedicato al Fado, la tradizionale musica del Portogallo, si conclude la quarta edizione del festival LE CORDE CHE SUONANO, organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” APS sotto l’egida del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.
Martedì 17 giugno, con inizio alle ore 21:00, nell’atmosfera sospesa dell’antico Chiostro del MUDI – Museo Diocesano di Taranto, andrà in scena forse uno dei concerti più attesi di questo festival: i Presidencial Fado, gruppo portoghese proveniente da Porto nell’unico concerto che terranno quest’anno in Italia, presenteranno LA STORIA DEL FADO con protagonisti Ana Margarida (fadista), António Reis (viola del fado e fadista) e Hugo Vasco Reis (chitarra portoghese).
Il concerto sarà un viaggio prezioso nell’evoluzione del Fado, dalle sue origini fino ai giorni nostri, attraverso un viaggio musicale e storico, dal Fado Canzone alle Marce Popolari, intervallati da spiegazioni sui contesti culturali e sociali che ne hanno segnato lo sviluppo.
La proposta include l’esecuzione di brani classici del Fado tradizionale, un genere che si distingue per le sue melodie malinconiche e i testi che affrontano temi come il destino, la nostalgia e la sofferenza.
Ana Margarida (Porto, 1986) è una fadista la cui connessione con il Fado è iniziata durante l’infanzia, quando i suoi genitori organizzavano serate di Fado nel ristorante di famiglia come nella migliore tradizione portoghese. Da allora, ha sviluppato un percorso musicale diversificato, cantando in band rock mentre si esibiva regolarmente nelle serate settimanali di Fado. Una serata che restituirà al pubblico il fascino perduto di un repertorio raro, autentico, e che troverà nell’acustica del chiostro del MUDI un alleato d’eccezione.
Un concerto non solo per intenditori, ma anche per chi ama viaggiare ed ha avuta la fortuna di ascoltare, nei vicoli di Lisbona, di Coimbra e di Porto, o nelle Case di Fado, il dolce suono di questo particolare genere musicale che, nel 2011, è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.