Il 2018 rimarrà con una casella vuota nell’albo d’oro dell’International Piano Competion «Arcangelo Speranza». Quest’anno la giuria ha deciso di non assegnare il primo premio.

Nessuno dei tre finalisti della 56a edizione,  conclusasi sabato sera nel Salone della Provincia di Taranto, è riuscito a conquistare il gradino più alto del podio, sul quale si sono piazzati al secondo e al terzo posto rispettivamente:

  • la coreana Lee Jaeyoon
  • il giapponese Nishimura Shotaro.

Così ha stabilito la commissione internazionale presieduta da Pierluigi Camicia e composta da Maria Teresa Carunchio (Argentina), Siavush Gadjiev (Russia), Graham Scott (Inghilterra) e dal direttore artistico Marco Vincenzi.

Non è la prima volta che il Concorso Speranza non licenzia un vincitore. L’ultimo precedente risale al 2014, quando direttore artistico, come oggi, era il maestro Vincenzi, che guida la manifestazione da undici edizioni. Nella storia della prestigiosa competizione è la tredicesima volta che accade, segno di serietà per un concorso di altro profilo. «È stato un lavoro lungo e difficile – ha spiegato il maestro Camicia – e alla fine i numeri, venuti fuori da una valutazione complessiva di tutte le prove, non ci hanno consentito di assegnare il primo premio per mancanza di unanimità».

Oltre al terzo posto, Nishimura Shotaro porta a casa anche il Premio dell’Istituto musicale Paisiello (la giuria, composta da studenti, era presieduta dal direttore Gabriele Maggi) e il Premio del pubblico intitolato ad Elsa e Peppino Orlando. Un riconoscimento anche per l’unico finalista italiano di questa 56a edizione, Matteo Cardelli, che l’anno prossimo terrà un concerto nella sezione «Young» della 75a Stagione degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», l’associazione organizzatrice dell’International Piano Competition, alla quale quest’anno hanno partecipato trenta concorrenti provenienti da Galles, Corea del Sud, Russia, Estonia, Cina, Giappone, Spagna, Stati Uniti, Israele e Italia.

Fondato nel 1962 e ormai consacrato nel circuito delle più importanti competizioni, il Concorso Speranza in oltre mezzo secolo non ha mai subito un’interruzione, imponendosi con una continuità che rappresenta uno dei segni di garanzia sul piano della qualità. Ma la manifestazione può vantare anche quella credibilità e autorevolezza che possono essere realmente certificate solo dal successo artistico dei tanti giovani musicisti passati attraverso quest’importante competizione. E dal rigore con il quale i premi vengono assegnati.