E’ in fase di accreditamento presso il CROAS Puglia, il primo dei corsi di aggiornamento professionale per Assistenti Sociali finalizzata alla prevenzione e individuazione dei casi di, discriminazione, abuso e maltrattamento, nonché alla presa in carico della vittima, previsti per l’anno 2016 dall’Accademia Sociale Ethra: DISCRIMINAZIONE, MALTRATTAMENTO E VIOLENZA SULLE DONNE PROTOCOLLI DI INTERVENTO, previsto per l’ 8 – 9 e 10 aprile 2016
Quando si parla di violenza sulle donne, si è soliti distinguere diverse forme di violenza: fisica, sessuale, psicologica ed economica.
• Violenza fisica: passaggio all’atto di un impulso aggressivo eterodiretto.
• Violenza sessuale: passaggio all’atto di un desiderio sessuale attraverso la costrizione, le minacce e i ricatti.
• Violenza psicologica: insieme di insulti, denigrazioni, intimidazioni, svalutazioni che il soggetto esprime nei confronti del proprio partner, nell’ambito di una relazione di coppia conflittuale.
• Violenza economica: atteggiamenti volti ad impedire che il partner diventi o possa diventare economicamente indipendente, al fine di poter esercitare su di esso un controllo indiretto.
La famiglia rappresenta, per definizione, uno degli ambiti di potenziale protezione per i suoi membri, ma all’occorrenza può diventare anche un ambiente ostile e pericoloso per l’integrità fisica e psichica dei soggetti che ne fanno parte.
Le pareti domestiche possono essere il teatro di frequenti violenze, anche perché talvolta la famiglia si trasforma in un sistema di attribuzione dei ruoli maschili e femminili in cui prevale da un lato il modello di dominanza e dall’altro quello di sottomissione. Gli schemi mentali appresi, le esperienze che hanno caratterizzato la vita pre-matrimoniale ed i comportamenti della famiglia di provenienza, sono gli elementi caratterizzanti il conflitto di coppia. Un bambino che cresce in una famiglia in cui le modalità comportamentali sono di tipo violento tenderà ad acquisire tali modelli, vivendoli come normali o comunque possibili.
Se subire violenza può comportare danni gravissimi, assistervi ne può provocare di non meno gravi. La violenza assistita è uno dei più forti fattori predittivi nell’agire o subire forme di violenza; in molti casi, infatti, la violenza domestica è trasmessa tra le generazioni.
Le conseguenze a lungo termine della violenza sono: scarsa autostima, poca assertività, difficoltà a fidarsi degli altri, problemi relazionali, disturbi psicologici, disturbi del comportamento alimentare, disturbi da attacchi di panico, abuso di sostanze etc.
Il percorso di fuoriuscita dalla violenza prevede diverse fasi: l’accoglienza, l’ascolto e la prima valutazione sullo stato di emergenza. In un secondo momento vi è la presa in carico e l’attuazione del progetto che prevede il recupero psicologico e sociale della donna e dei minori per raggiungere la completa autonomia. Naturalmente il lavoro di rete è di fondamentale importanza nel recupero globale delle vittime, riconoscendo ad ogni servizio coinvolto ruoli e competenze specifiche.
I temi trattati sono:
• Le forme della violenza all’interno dei maltrattamenti familiari.
• Il profilo giuridico e processuale all’interno della violenza domestica.
• L’ascolto del minore
• Lo stalking
Per contatti e informazioni è possibile inviare una mail all’ indirizzo: angelapietrablasi@gmail.com o chiamare i seguenti numeri: 331/6274476 – 320/5710825