“ ….domani, senza di noi, saranno in grado di andare avanti ? Saranno in grado di vivere e organizzare la propria vita ? Sapranno organizzare la loro quotidianità e affrontarla con dignità ?
Con queste domande la sezione di Taranto dell’Associazione Italina Persone Down – ONLUS celebra domani, 21 marzo, la Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down, un appuntamento internazionale per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulle persone Down, per creare una nuova cultura della diversità e promuovere il rispetto e l’integrazione nella società.
La scelta del 21 non è causale: questa sindrome, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule, “e perché non considerare questo cromosoma in più capace di crescere ? ”
Ed attraverso questo messaggio di sensibilizzazione, si vuole promuovere l’importanza dell’autonomia e il diritto a scegliere una dimensione indipendente da parte delle persone con sindrome di Down.
Gli adulti con sindrome di Down devono avere la possibilità di scegliere, di prendere decisioni e di avere il controllo delle proprie vite. Il traguardo dell’indipendenza si fonda sulla costruzione di relazioni sociali soddisfacenti, la realizzazioni di processi di inclusione nel sistema scolastico e formativo, la possibilità di lavorare e di godere di uguali e pieni diritti, senza discriminazioni.
La sezione di Taranto dell’Associazione AIPD, pur nella sua autonomia, ha condiviso da tempo questo importante percorso, questo ulteriore momento di crescita e di autonomia per i propri ragazzi: la creazione del progetto “Casa Mia” per il raggiungimento dell’autonomia abitativa.
Ed è con queste finalità che è iniziato il “ pernotto “ , il DOPO DI NOI , il vivere tra loro, creare le giuste condizioni ( normali ) della giornata…….nel fare la spesa, cucinare, prepararsi per la notte, fare i letti, preparare la colazione per la mattina seguente, provvedere alla propria persona, curare l’igiene propria e del luogo dove trascorrere queste due giornate, fuori dal contesto familiare ma, con il contributo dei genitori, che in silenzio, senza opprimerli e soffocarli con ansie e preoccupazioni, cercano di sostenerli in questo importante traguardo da raggiungere.
Ed a gruppi di tre/quattro di loro, divisi per ogni fine settimana da Marzo sino a fine Aprile, con la presenza delle competenti ed attente operatrici di AIPD, si è dato inizio a questo esperimento sapendo che bisogna agire con molta prudenza, con attenzione. Non tutti, infatti, sono pronti a questa nuova esperienza.