Si è concluso il progetto “Salute e qualità di vita a Taranto” che, con il sostegno di Fondazione CON IL SUD per tre anni ha visto una rete di enti del terzo settore, con capofila Fondazione ANT, uniti per contribuire a dare una risposta alla malattia oncologica a Taranto e nella sua provincia, con particolare attenzione verso i quartieri sovraesposti ad agenti contaminanti e con un contesto sociale difficile, quali i Tamburi e Paolo VI, i due della città più vicini alla zona industriale.
Il partenariato del progetto ha visto in campo, con la capofila Fondazione ANT:
- la Cooperativa “Il Ponte”,
- l’Associazione “Punto di Inizio” Onlus,
- l’Associazione “A Sud” Onlus
- il Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto (CSV Taranto).
Partito nel luglio del 2019, il progetto “Salute e qualità di vita a Taranto” ha toccato sul territorio gli ambiti dell’assistenza domiciliare e della prevenzione oncologica, anche con attività destinate a migliorare la qualità della vita e la socializzazione dei malati e dei loro caregiver.
Nell’ambito più strettamente sanitario il progetto è riuscito a incrementare ulteriormente i servizi dell’équipe medico-specialistica ANT a favore dei pazienti e delle famiglie, garantendo assistenza, in ognuno dei tre anni del progetto, a circa 900 pazienti, con un indice di nuovi entrati in assistenza domiciliare di più di 700 persone all’anno.
Con il progetto, inoltre, è stato possibile avviare sul territorio di Taranto il Servizio PICC – ANT ossia la possibilità di posizionare a domicilio un catetere venoso semi-permanente all’altezza del braccio utilizzato per facilitare la somministrazione di terapie endovenose, trasfusioni e supporto nutrizionale, eliminando in sostanza la necessità di ripetute punture venose.
Soprattutto il posizionamento del PICC a domicilio evita ai malati e ai loro familiari di doversi recare appositamente in una struttura ospedaliera consentendo di restare nel comfort della propria casa, pur mantenendo tutti gli standard di sicurezza e di appropriatezza previsti dai protocolli internazionali.
Nel periodo pandemico, nel quale sono state realizzate gran parte delle attività del progetto, quando per i malati oncologici è stato sconsigliabile, se non proprio impossibile, recarsi negli ospedali, la possibilità di posizionare il PICC a domicilio ha aumentato esponenzialmente la valenza sanitaria del progetto stesso.
Lo stesso si può affermare per le attività di prevenzione oncologica, realizzate da Fondazione ANT in un periodo in cui la Sanità pubblica ha vissuto momenti di grandissima difficoltà per la pandemia con forti rallentamenti nelle cure e nei controlli diagnostici; nei mesi più difficili del Covid-19 il progetto “Salute e qualità di vita a Taranto” ha comunque garantito a centinaia di donne cicli periodici di giornate di prevenzione del tumore al seno per le giovani, comprensive di visita senologica ed ecografia, e altri di prevenzione ginecologica con visita, pap test ed ecografia transvaginale.
Per gran parte della durata del progetto, la pandemia Covid-19 ha costretto gli Enti del terzo settore del partenariato a rimodulare e riformulare le attività di informazione, divulgazione, sensibilizzazione e socializzazione programmate: alcune sono state realizzate con numeri limitati per rispettare i protocolli anti contagio, mentre altre sono state “trasformate” in appuntamenti online, dando vita ad alcuni webinar sui canali Facebook con importanti esperti che hanno trattato le tematiche afferenti il progetto mettendole in relazione proprio con l’emergenza sanitaria che stava vivendo il nostro Paese.
Il CSV Taranto ha favorito la diffusione delle diverse iniziative progettuali e condiviso con i partner la rete di relazioni sul territorio, in particolare quelle con le scuole del territorio con riferimento alle attività di sensibilizzazione nei confronti dei giovani sul tema dell’ambiente e della salute e delle connessioni tra loro.
Il progetto “Salute e qualità di vita a Taranto” non solo è riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi programmati, ma ha anche fatto emergere l’eccezionale capacità del terzo settore di supportare il welfare e la sanità pubblica anche in presenza di emergenze imprevedibili, proprio come è stato ed è tuttora il Covid-19; ha consentito altresì di consolidare i rapporti di collaborazione tra gli enti coinvolti e di costruire anche nuove relazioni con altri attori del territorio, animate dal comune interesse per la salute delle cittadine e dei cittadini di Taranto e provincia.
Questo rappresenta un presupposto fondamentale in chiave di sostenibilità di tutte o parte delle attività progettuali all’indomani della formale conclusione del progetto.
È, infatti, forte e condivisa tra i partner la volontà di dare seguito alle attività di prevenzione, cura, socializzazione e sensibilizzazione portate avanti in questi tre anni grazie al sostegno di Fondazione CON IL SUD, anche attivandosi per intercettare ulteriori risorse.
Fondazione CON IL SUD, supportando questo progetto, ha mostrato ancora una volta la sua attenzione nei confronti di Taranto e delle sue problematiche ambientali e l’intenzione di sostenere questa meravigliosa città del Meridione nel suo processo di rigenerazione, secondo un approccio che, come in tutti gli altri contesti in cui la Fondazione interviene, va ben oltre il mero sostegno finanziario a progettualità spot, per promuovere uno nuovo sviluppo finalmente sostenibile in cui il terzo settore non può che essere protagonista!
Immagine in evidenza dal sito ANT