Giovedì 10 aprile, con inizio alle ore 16,00 si  terrà, presso il Dipartimento Jonico in Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, nella sede di Taranto dell’Università di Bari Aldo Moro, in via Duomo 259, un importante ed impegnativo incontro a mo’ di libroforum con Mario Giro, autore di Piano Mattei. Come l’Italia torna in Africa.
Partirà così il lavoro proposto al Centro di Cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati” per l’attivazione a Taranto di un corridoio universitario sotto l’egida dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU (UNHCR).

Quanto pensato a conclusione del convegno, Dal Mediterraneo grembo e frontiera di nuova umanità. L’inquieto realismo per la pace: Aldo Moro, motivato dall’adesione al Manifesto per una teologia dal Mediterraneo, prende forma ma, soprattutto, chiarezza di meta alla luce di una riscoperta vocazione e cittadinanza mediterranea.

Un impegnativo lavoro tra il Centro di Cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati”,  associazioni ed enti che aderiscono al progetto del corridoio universitario ma anche confronto civico ed istituzionale con il territorio e, più in particolare, con la città che  si vuole sollecitare e coinvolgere in tutte le sue espressioni.

Un’azione di cittadinanza allargata, di cittadinanze che si intersecano, di multiculturalità, di formazione non solo curriculare, di nuova relazionalità oltre il mero localismo e le mere emergenze, di nome conoscenze e nuovi ruoli anche imprenditoriali.

E’ quanto il Centro di Cultura vuole fare insieme partendo dai primi sottoscrittori:

  • UNIBA,
  • Politecnico,
  • Camera di Commercio di Brindisi e Taranto,
  • Caritas Diocesana,
  • Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano,
  • Fondazione Taranto 25,
  • Centro di Cultura G.Lazzati,

riunitisi presso la Camera di Commercio lo scorso 14 marzo 2025 e in collegamento video con l’UNHCR – dell’intesa in fieri e aperta.
E’ l’inizio certamente di un cammino di prossimità, una prossimità oltre ogni confine, di interdipendenza democraticamente voluta e vissuta.

Un compito condiviso, di nuova generazione e di nuova generatività.

Iniziando da un luogo emblematicamente preposto all’universalità del sapere e del pensiero.