È Pasquale Iannone il grande protagonista del quarto appuntamento del festival itinerante Piano Lab, organizzato dalla Ghironda, in programma sabato 14 luglio, a Martina Franca, nella Chiesa di San Francesco alle ore 20.30.
Tra i capofila del movimento di pianisti pugliesi che da tempo fa parlare di sé nel mondo e che il Nuovo Mondo ha conquistato suonando alla Carnegie Hall di New York, Iannone celebrerà Schubert, Chopin e Rachmaninov accanto a Moriz Rosenthal con un recital al termine del quale il pianoforte resterà a disposizione di chiunque voglia testare il proprio talento in vista della due giorni di Suona con noi in programma l’11 e il 12 agosto a Martina Franca.
Questa seconda edizione di Piano Lab avrà come momento centrale la due giorni di Suona con noi, quando verranno suonati in contemporanea diversi pianoforti in vari punti del centro storico di Martina Franca per far incontrare i grandi interpreti e quei professionisti o anche semplici appassionati che avranno prenotato la propria performance sul sito della manifestazione www.pianolab.me entro il 15 luglio.
Ad aprire il concerto di Iannone, che Aldo Ciccolini ha definito «tra i pianisti che “sanno” non soltanto suonare ed interpretare, ma affrontare le pagine più ardue del repertorio virtuosistico», alcune tra le pagine più celebri di Franz Schubert, ovvero la Sonata D784, che inaugura la serie delle sette straordinarie ultime sonate del compositore viennese. A traghettare il pubblico negli anni Quaranta dell’Ottocento sarà la musica di Fryderyk Chopin con lo Scherzo n. 4 op. 54, pagina definita fascinosa e geniale dai critici. Capolavoro fra i più alti in assoluto nella produzione chopiniana, proiettato decisamente verso il futuro, il quarto scherzo è paradossalmente rimasto uno dei meno conosciuti del musicista polacco. Il programma proseguirà con i Sei momenti musicali op. 16 di Sergej Rachmaninov, raccolta di brani composta nel 1896 che recupera, in un certo senso, l’eredità romantica di Chopin e ne ripropone a tratti le difficoltà esecutive. A concludere il concerto il Carnaval de Vienne di Moriz Rosenthal, allievo di Liszt.