Le scuole I.C. Statale “C.G. Viola” e I.C. Statale “Alessandro Volta”  partecipano a “Visioni di Comunità”, il laboratorio di cittadinanza attiva e creativa promosso dal C.S.V. Taranto nell’ambito del progetto B.A.S.E.QUA. – BibliotecaAttivismoSvagoEcologiaQUArtiere, finalizzato, come le numerose altre attività previste dal progetto, a stimolare i cittadini di tutte le età portandoli a riappropriarsi degli spazi urbani del quartiere Solito Corvisea e a diventare protagonisti attivi della loro riqualificazione.

Il laboratorio, che il Centro Servizi realizza con la collaborazione dell’Associazione Comunitazione, promuove e valorizza il contributo del volontariato e l’iniziativa dei singoli cittadini per la creazione e il consolidamento di una rete comunitaria che possa prendersi cura e immaginare possibili azioni future per il quartiere Solito-Corvisea.
“Visioni di Comunità” ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di una mappa di comunità, uno strumento che possa costituire la base di partenza per sviluppare azioni “nel e per” il quartiere.
Proprio nel processo di mappatura sensibile del quartiere sono coinvolti gli alunni e le alunne degli Istituti “C.G. Viola” e “Alessandro Volta” dirigente. Le Dirigenti Scolastiche dei due Istituti, rispettivamente la dott.ssa Marilena Salamina e la prof.ssa Teresa Gargiulo, nonostante le tante difficoltà che la scuola si trova ad affrontare a causa della pandemia e la prossimità della chiusura dell’anno scolastico, hanno accolto con favore questa opportunità che consente agli alunni e alle alunne, con la guida attenta dei/delle loro docenti, di realizzare un viaggio alla scoperta del quartiere Solito Corvisea, dando spazio all’espressione in varie forme delle loro emozioni, tanto sacrificate in questo ultimo anno.

Questo viaggio di esplorazione e conoscenza dei luoghi è stato progettato per far emergere e valorizzare anche gli aspetti meno visibili, attraverso un approccio che integra anche la sfera emotiva, con l’obiettivo di stimolare una nuova affezione ai luoghi e agli spazi pubblici e privati.  Identificare i “luoghi sensibili” può aiutare a sviluppare un diverso senso di appartenenza e un desiderio di cura per i beni comuni e quegli spazi che appartengono alla collettività, sentirli propri e sviluppare con essi nuove forme di relazione e interazione.

Tre sono le fasi previste per questo processo di mappatura sensibile – il passato, il presente e il futuro. La prima, che prevede ad esempio un’intervista a un nonno o a una nonna, mira a riannodare il legame con un passato ancora vivo, fatto di narrazioni e storie, racconti di avvenimenti e aneddoti legati al quartiere. La seconda è tutta centrata sugli alunni e le alunne, sulle loro emozioni rispetto ai luoghi del quartiere – quelli cui sono legati ma anche quelli che vorrebbero cambiare perché non gli piacciono. La terza e ultima fase – il futuro – è invece legata al sogno, per stimolare visioni nuove, alimentate dall’immaginazione tipica della loro età; è un allenamento a uno sguardo capace di cogliere quello che ancora non è visibile, quel potenziale ancora inespresso che i luoghi, e le comunità che li abitano, potrebbero esprimere in un futuro prossimo.

Il materiale che emergerà dal lavoro di mappatura sensibile portato avanti dalle scuole andrà ad arricchire quello risultante dal percorso che vede impegnati dai primi di marzo gli adulti.

La mappa di comunità del quartiere costituirà uno dei risultati del progetto finanziato dal MIBACT nell’ambito dell’Avviso pubblico “Biblioteca Casa di quartiere” del Piano Cultura Futuro Urbano che vede come capofila il Comune di Taranto – Biblioteca “Pietro Acclavio” e come partner, oltre al C.S.V. Taranto, Kyma Mobilità, il Crest, Ciurma e Plasticaqquà; un progetto che nel suo percorso, avviato nell’ottobre del 2020, ha coinvolto la COOP Alleanza 3.0, che ha contribuito alla realizzazione del BIBLIOBUS, le parrocchie del quartiere, le scuole citate, tante associazioni e ha visto la partecipazione di un gran numero di cittadini di diverse età.