Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il servizio civile universale in attuazione della legge 6 giugno 2016, n. 106 relativo alla riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.
L’obiettivo del Governo è di rafforzare il servizio civile quale strumento di difesa non armata della Patria ai sensi degli artt. 11 e 52 della Costituzione, di educazione alla pace tra i popoli e di promozione dei valori fondativi della Repubblica.

Il Decreto rende il servizio civile “universale” ovvero aperto a un bacino potenziale di 100mila ragazzi italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni e prevede anche una riduzione delle ore settimanali di servizio da 30 a 25, in modo da rendere l’esperienza sempre più compatibile con i ritmi di vita dei giovani.

Rinnovati anche gli ambiti di intervento capaci di rispondere non solo ai bisogni delle comunità e delle persone più deboli ma anche alle possibili ambizioni di crescita formativa e professionale dei giovani. Si definiscono anche le finalità del servizio civile universale, perseguite mediante programmi di intervento anche in specifiche aree territoriali, quali le città metropolitane, e in vari settori tra cui:

  • assistenza
  • protezione civile
  • patrimonio ambientale e riqualificazione urbana
  • patrimonio storico, artistico e culturale
  • educazione e promozione culturale e dello sport
  • agricoltura in zona di montagna e sociale
  • biodiversità
  • promozione della pace tra i popoli
  • nonviolenza e difesa non armata
  • promozione e tutela dei diritti umani
  • cooperazione allo sviluppo
  • promozione della cultura italiana all’estero
  • sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Questo ampliamento dei settori offre  maggiori opportunità di sviluppo e di crescita anche alle associazioni accreditate a proporre i progetti come i Centri di Servizio per il Volontariato che dedicano al Servizio Civile attività di informazione e orientamento per i giovani e in molti casi sono anch’essi enti accreditati a presentare i progetti in collaborazione con le associazioni.

I futuri “operatori volontari del servizio civile universale” potranno infine svolgere tre mesi di attività in uno dei paesi membri della Ue, oppure usufruire di un medesimo periodo di tutoraggio finalizzato a facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro. L’intento quindi è quello di rendere il servizio civile un’esperienza formativa, che accresce le competenze ed è propedeutica ad una futura occupazione.

Decreto