Per i cittadini di Taranto è senz’altro positiva la notizia dell’accordo di collaborazione in materia di Valutazioni d’Impatto Sanitario (VIS) siglato tra Regione Puglia e Centro Europeo per la Salute e l’Ambiente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Siamo convinti che per i tarantini sia un’occasione unica poter contare sul lavoro degli esperti che l’OMS dedicherà allo studio di tutte le informazioni sanitarie e ambientali già disponibili, rafforzando in ultima analisi anche l’incisività del lavoro delle agenzie regionali e delle istituzioni sanitarie e ambientali nazionali – così l’Avvocato Marina Venezia, responsabile di Cittadinanzattiva e portavoce di “Laboratorio Taranto”.
“La credibilità dell’OMS come ente tecnico terzo e indipendente è l’iniezione di fiducia di cui noi tarantini abbiamo bisogno dopo tutti gli annunci pubblici che hanno riguardato dati sanitari o ambientali immediatamente smentiti o ridimensionati come dubbi o parziali, così come pure promesse di soluzioni rimaste inattuate. Ci auguriamo che con la lente d’ingrandimento dell’OMS puntata su Taranto si possa completare nella massima trasparenza “quell’operazione verità” e quel lavoro di “bonifica delle coscienze” che è appena partito grazie agli sforzi di tanti (in primis della magistratura così come di ottimi giuristi e tecnici del settore sanitario o ambientale) ma che necessita di ravvivare progressivamente la fiamma dell’interesse per il bene comune e della partecipazione civica mortificati o spenti dalle incertezze sui dati e dalle promesse deluse, nel quadro di una generale complessità di trovare delle soluzioni di medio-lungo termine ai problemi di Taranto che richiederebbe invece un grande sforzo di coesione sociale. Anche per questo Laboratorio Taranto chiederà di confrontarsi con l’OMS per dare voce alle istanze della cosiddetta citizens’ science, cioè la giusta aspirazione dei cittadini ad occuparsi alla luce dell’evidenza scientifica della salubrità dei loro ambienti di vita e di lavoro”- spiega la portavoce Avv. Marina Venezia.
“La piattaforma civica indipendente di Laboratorio Taranto è nata sei mesi fa come momento di incontro e confronto tra associazioni, ricercatori, medici, rappresentanti delle professioni e singoli cittadini interessati alla questione ambientale tarantina con l’obiettivo di superare le differenze e convergere sulla necessità di progettare proposte di sviluppo sostenibile per la città e soprattutto per i giovani” – spiega il Dr. Prisco Piscitelli (Ricercatore dell’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo ISBEM ), referente per laboratorio che si riunisce periodicamente presso la LUMSA.
Tra gli altri, sostengono la posizione di “Laboratorio Taranto” sulle sinergie attivabili con l’OMS in Puglia, anche don Antonio Panico (LUMSA – Polo Didattico Taranto), il Prof. Alessandro Distante (Presidente ISBEM), la pediatra Annamaria Moschetti e l’ex direttore del distretto socio sanitario di Taranto Silvana Melli, l’Avv. Raffaella Cavalchini e l’Avv. Roberto Prete (Osservatorio delle Professioni), Tiziana Magri (Confassociazioni), Massimo Castellana (Ass. Genitori Tarantini), prof. Alessandro Miani (Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale SIMA), il prof. Alessandro Marescotti (Presidente di Peacelink) Angelo Di Ponzio (Comitato Niobe), Francesco Riondino (CSV Taranto), i dirigenti scolastici Salvatore Marzo, Antonia Caforio, Loredana Bucci, Nadia Bonucci che aderiscono alla piattaforma civica.