Il Comune di Polignano a Mare, nella persona del Sindaco Vito Carrieri, e il Presidente della Jonian Dolphin Conservation Vittorio Pollazzon, hanno sottoscritto una convenzione che prevede la ricostruzione dello scheletro di un capodoglio presso Ketos Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, nel “Palazzo Amati” a Taranto, si tratta dei resti di un esemplare spiaggiato dieci anni addietro sul litorale di Polignano a Mare.

Nella ricostruzione, un processo di per sé complesso, saranno coinvolti artisti e artigiani che realizzeranno le parti mancanti “interpretandole” in base alla loro particolare sensibilità: lo scheletro del capodoglio diventerà così un’autentica installazione artistica, la prima di questo tipo nel Mediterraneo, che lancerà il messaggio della necessità della tutela dei cetacei nei nostri mari.

Sono stati due Ufficiali della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, l’Amm. (CP) Aus. Tommaso Gismondi e il CF (CP) Tommaso Capodiferro, ad essersi occupati in passato del recupero dello scheletro del capodoglio che fu ritrovato, a settembre 2014, spiaggiato sul litorale di Polignano a Mare.
Dopo le procedure previste dalla normativa, fu deciso di “affondare” la carcassa ancorandola al fondale mediante una rete, per consentire all’ittiofauna di cibarsene spolpando così le ossa dello scheletro, un procedimento all’epoca innovativo, il primo caso in Adriatico. Dopo due anni i sommozzatori rimossero la rete e recuperarono le ossa che furono affidate al Comune di Polignano a Mare.
Come spiegato dal Sindaco di Polignano a Mare, Vito Carrieri, nelle scuole di Polignano ci sarà un contest per dare un nome al capodoglio, un’iniziativa per sensibilizzare i giovani alla tutela dell’ecosistema marino cui collaborerà la JDC; in questo progetto – ha poi annunciato il Sindaco Vito Carrieri – intendiamo coinvolgere anche il mondo dell’associazionismo, nonchè artisti e artigiani della nostra comunità, ho già individuato alcuni nomi, tra cui quello di Antonio Abbatepaolo, in modo che simbolicamente Polignano a Mare possa contribuire a far vivere di nuovo il suo capodoglio.

Carmelo Fanizza, founder della JDC, ha infatti annunciato una “call to action” per invitare tutti gli artisti che, con il loro estro e la loro creatività, vorranno contribuire a trasformare lo scheletro in un’installazione artistica.
A questo scheletro si affiancherà quello del capodoglio spiaggiato nel dicembre scorso sulla litoranea salentina, in località Baia d’Argento, oggetto di un analogo intervento di recupero operato dalla Jonian Dolphin Conservation in collaborazione con la Capitaneria di Porto, Uniba e ASL Taranto.

L’obiettivo della JDC è implementare la collezione museale naturalistica della JDC facendo diventare Palazzo Amati un riferimento per tutta la comunità scientifica non solo italiana, ma dell’intero Mediterraneo.