2 giorni, il 20 e il 21 giugno, per indagare/interrogare il significato della Giornata Mondiale del Rifugiato istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 4 dicembre 2000, in occasione del 50° anniversario della Convenzione di Ginevra 1951 per “intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati.”
A 18 anni dalla sua introduzione ci chiediamo cosa è cambiato in questi anni. In italia e in tutta l’area europea, la Giornata Mondiale del Rifugiato rivela/denuncia tutta la sua fragilità. I diritti, universalmente riconosciuti, di tutela e accoglienza delle persone, sono attaccati e rinnegati. La crisi economica in corso spinge i Paesi della “Fortezza Europa” a mettere in campo solo politiche di respingimento ed esclusione.
E’ questo il tema sul quale ci si confronterà giovedì 20 giugno nel corso di un incontro pubblico dal titolo Decolonizzare lo sguardo – Restituire senso politico alle parole e alle azioni che si terrà in via Spirito Santo 56 a Grottaglie. Porte aperte dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00
All’iniziativa, promossa dalle associazioni Babele, ARCI e dal Comune di Grottaglie interverranno:
- Yasmine Yaya Accardo, attivista di asciateCIEntrare,
- Marco Del Vecchio, avvocato ong Ohana,
- Alessandro Scarciglia, vice sindaco di Avetrana,
- Ciro d’Alò, sindaco di Grottaglie, città apertamente e dichiaratamente schierata per l’accoglienza sin dal 2004.
Il giorno dopo, il 21 giugno, sarà poi festa in piazza regina Margherita.
Alle 19:00 Street Art con i Pachamama e alle 21:00 African Party- feat Don Ciccio, Congo, Les Enfants Beni D’Afrique.