Oltre alla maggiore ampiezza e varietà di contenuti questo secondo TERZJUS REPORT presenta un’importante differenza rispetto al precedente: nel suo sottotitolo, non è più rapporto sulla “legislazione” bensì sul “diritto” del terzo settore.

Non si tratta, tuttavia, di una novità che si pone nel segno della discontinuità rispetto alla prospettiva culturale e alle logiche costitutive di Terzjus. Tutt’altro. Come infatti si sottolineava nell’Introduzione al precedente Rapporto, oggetto precipuo di nostro interesse è il “diritto vivente” del terzo settore e non già esclusivamente la legislazione, poiché è il primo, complessivamente considerato, che influenzerà l’agire e il divenire del terzo settore italiano.

Da qui l’opportunità di segnalare ai lettori, sin dalla sua denominazione, il reale senso dell’opera e dei suoi contenuti.