Le Comunità Locali Sostenibili sono certo buone pratiche. Eppure celano una forza teorica e simbolica che va svelata proprio nell’universale sostenibilità e replicabilità che le caratterizza. La cifra dell’inedito è in questa mappa di economie della reciprocità e di governace partecipata. A partire dalla Campania, si rende possibile una nuova idea di terra felix per tutte e per tutti.
Una strategie di rinascita e sovranità locale “come dice con grande lucidità nella sua introduzione Serge Latouche” Non consiste nel costruire e nel preservare un’oasi nel deserto del mercato mondiale ma nel moltiplicare le esperienze di riterritorializzazione e nell’estendere progressivamente la rete degli organismi sani per fare indietreggiare il deserto o renderlo fecondo. È questa la nuova luna, la nuova Costituzione materiale e simbolica, il desiderio di buona vita da acciuffare.