Il 3 dicembre 2012 il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha pubblicato una prima circolare relativa all’applicazione del DM 200/12 sull’IMU e gli enti non commerciali.
Gli argomenti trattati dalla circolare sono due. Il primo concerne gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. Dato che per gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti non sussiste l’obbligo di dotarsi di statuto, il Ministero, in merito alle tre condizioni di assenza di scopo di lucro di cui all’art 3 del DM, ritiene che i medesimi siano obbligati a fornirsi di regolamento – si ritiene registrato per dare data certa – per ottenere l’esenzione ex art 7. c 1, lett i), DLgs 504/92 fin dal 2012.
Il secondo tema trattato riguarda invece tutti gli enti non commerciali. La circolare specifica che i criteri dettati dagli articoli 3 e 4 dal citato DM valgono:
– dal 1.1.2013 (a partire da IMU 2013) per consentire la parziale esenzione di uno stesso immobile – non altrimenti frazionabile – utilizzato sia per attività commerciali sia non commerciali;
– dal 1.1.2012 (a partire da IMU 2012) per valutare “in generale” la reale natura non commerciale di qualsiasi attività svolta in un immobile dall’ente non commerciale.
Ne consegue che un ente non commerciale, per valutare se deve o meno versare l’IMU, deve verificare se le sue attività – anche quelle che ha sempre considerato esenti – continuano ad esserlo secondo i nuovi criteri riportati nel DM. Nel caso in cui i criteri dettati dal DM evidenzino la natura commerciale dell’attività, l’ente sarà considerato soggetto all’IMU a partire dal 2012 e dovrà saldarlo entro il prossimo 17 dicembre.