Una mattinata, una giornata intera e un week-end: sono queste le prime tre proposte di LegambienteTaranto per le escursioni del 2020.

La prima è per la mattina di domenica 8 marzo: una passeggiata intorno al secondo seno del Mar Piccolo e nelle aree verdi ad esse prospicienti fino all’ex convento dei Battendieri ed alla masseria abbandonata delle Lamie in compagnia di Vito Crisanti, naturalista e dottore forestale, che ci illustrerà le peculiarità territoriali e le ragioni che hanno portato alla proposta di creare il Parco Naturale Regionale del Mar Piccolo. Il percorso, di circa 8 chilometri, non presenta particolari difficoltà escursionistiche: sono necessari abbigliamento comodo, adatto ad una escursione, scarpe da trekking e borraccia per l’acqua.

Per partecipare è necessario prenotare scrivendo a taranto.legambiente@gmail.com entro la mattina di sabato 7 marzo indicando anche un recapito telefonico in modo da poter essere ricontattati e ricevere informazioni e la conferma di partecipazione. Nel caso le adesioni superassero il numero massimo di partecipanti previsto, verrà data la precedenza a chi ha aderito prima.

Questo il programma di questa prima escursione:

  • Raduno alle ore 8.45 in via Venezia alle spalle del Palamazzola
  • Rientro a Taranto previsto per le ore 13.30 circa

La seconda escursione è per domenica 29 marzo: la mattina visita guidata all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, bene FAI, il pomeriggio passeggiata nel centro storico di Lecce, dalla Basilica di Santa Croce a Piazza del Duomo.

La terza è in Basilicata, durante il week-end di sabato 2 e domenica 3 maggio: avrà come mete Sasso di Castalda, con un’area geologica di particolare interesse e il ponte tibetano, Pietrapertosa e Castelmezzano con il Percorso delle Sette Pietre. Pernottamento sabato a Brienza.

Per informazioni e scrivete a taranto.legambiente@gmail.com

LegambienteTaranto precisa che nel caso le adesioni superassero il numero massimo di partecipanti previsto, verrà data la precedenza a chi ha aderito prima.

 

Si dovrà partecipare con “mezzi propri”, mettendosi d’accordo per ospitare chi non ne ha la disponibilità (dividendo le spese di trasporto tra tutti gli occupanti di ogni auto) in modo da utilizzare il minor numero possibile di automobili e inquinare di meno.
Sono a carico di ogni partecipante le spese di trasporto e i costi relativi a eventuali biglietti di ingresso e guide.