Nel testo dedicato alle dinamiche e ai processi storico-sociali del volontariato in Italia, Gerardo Pastore parla del rapporto tra volontariato e innovazione sociale: è vero che il mondo del volontariato è scarsamente innovativo? E se è vero, perché? e richiama alla memoria il processo di mobilitazione sociale del nostro Paese legato alle grandi svolte sociali, culturali e politiche degli anni ’70. 

E’ certamente in quel contesto che maturano le ragioni del progressivo, sia pur mai compiuto integralmente, affrancarsi del volontariato italiano dai residui di una cultura a forte caratterizzazione assistenzialistica. E’ la fase del cambiamento, dello sviluppo quantitativo e qualitativo del volontariato, cui si accompagna il vivace dibattito sulla legislazione di settore, che porterà poi all’approvazione della legge 266 nel 1991.